Socrate e Santippe
La figura di Santippe è diventata nell’immaginario collettivo la donna bisbetica per antonomasia.
Socrate sposa Santippe in età avanzata, nell'anno 421 a.c. I due mettono al mondo tre figli: Lampsco, Sofronisco e Menesseno.
In un periodo in cui la donna era completamente sottomessa all’uomo, la figura di Santippe spicca notevolmente per la sua irascibilità e irriverenza nei confronti del marito.
Si dice che Socrate sia riuscito a far ragionare tutti, tranne che la moglie. Altre voci di popolo affermano che Socrate abbia intrapreso la ricerca filosofica, proprio perché aveva accanto una donna insopportabile.
Si narra che un giorno Socrate stava dialogando con un suo seguace nel cortile di casa. Santippe, appena arrivata, cominciò ad inveire contro di lui. Quindi, la donna si affacciò alla finestra e gli rovesciò una brocca d’acqua sulla testa. E allora Socrate con la sua imperturbabilità: ”Di cosa vi meravigliate: dopo che Santippe aveva tanto tuonato, era inevitabile che piovesse.”
Blommendael Reyer van (1628-1675) - Socrate e Santippe
Contro tale tradizione, che risale alle testimonianze di Senofonte e soprattutto di Diogene Laerzio, sta la rappresentazione benevola che di Santippe dà Platone nel Fedone. Probabilmente gli altri commentatori hanno ingiustamente amplificato i tratti negativi di Santippe.