Carpe diem, sed tempus fugit...
Vivere nel momento presente
“Vivere con consapevolezza significa vivere nel momento presente. Si è sempre consci di ciò che accade dentro di noi e attorno a noi. Si è in contatto immediato con la vita” (Siddhartha Gautama – il Buddha)
Non c’è alcun dubbio che la capacità di saper vivere il presente è fondamentale. Talvolta, ci dimentichiamo di vivere il presente: preferiamo guardare il passato o ci proiettiamo verso il futuro.
Vivere nel presente è un aspetto fondamentale della nostra esistenza, ma spesso ci perdiamo tra rimpianti del passato e ansie per il futuro. Questo comportamento può portarci a perdere di vista la bellezza e il valore del momento presente.
Il passato è importante perché ci ha formato e ci ha portato dove siamo oggi. Tuttavia, non dovremmo lasciare che i rimpianti o i rimorsi ci trascinino in un vortice di pensieri negativi. Allo stesso modo, è naturale pensare al futuro e fare progetti, ma non dovremmo permettere che le preoccupazioni per ciò che potrebbe accadere ci privino della gioia del presente.
La filosofia del "qui e ora", spesso associata alla mindfulness e alla meditazione, ci insegna a concentrarci sul momento presente, accogliendo le nostre esperienze senza giudizio. Questo approccio può aiutarci a vivere in modo più consapevole e soddisfacente, apprezzando le piccole gioie della vita quotidiana e affrontando le sfide con serenità e resilienza.
Chi segue la filosofia del carpe diem ci dice: "Ricorda, il passato è andato e il futuro non è ancora arrivato. Tutto ciò che abbiamo è il presente, e saperlo vivere pienamente è uno dei segreti della felicità."
Neanche il presente in realtà esiste
Purtroppo, il presente, proprio ciò che varrebbe la pena vivere non esiste. Anche tu che leggi te ne stai rendendo conto. Nella tua mente c’è la parte che hai appena letto. Ed ora è già passata… E anche questa che hai letto… E ancora… è scivolata via, così come l’attimo: carpe diem, sed tempus fugit.
Per di più sicuramente sarai già proiettato/a verso il futuro, e ti starai chiedendo cosa altro ci sarà scritto in questo strano pezzo. La risposta è che siamo sempre tra passato e futuro. Il presente è solamente un’approssimazione della fisica moderna, una sorta di media tra passato e futuro.
Immaginiamo che ci sia un uomo il quale può andare solo in avanti, con lo stesso passo, senza mai fermarsi. Potremo sapere precisamente da dove è partito l’uomo? Sì, è sufficiente prendere la sua posizione prima che inizi a muoversi. Potremo dire dove arriverà?
È sufficiente farsi dare le coordinate geografiche del punto di arrivo.
Ma se vogliamo sapere dove l’uomo si trova in questo preciso istante, iniziano i problemi. In effetti, nel momento presente egli si sta muovendo e la sua posizione non può essere determinata. Ogni volta che darà una posizione, l’uomo si troverà un pochino avanti rispetto ad essa, e non potremo chiedergli di fermarsi. Quindi, non saremo mai in grado di dire che l’uomo si trova nel punto x. In realtà, quando lo diciamo, egli si troverà già nel punto x + qualcosa.
Possiamo tentare di fotografarlo mentre si muove; ma, anche in quel caso, la posizione in cui l’uomo viene ritratto sarà sempre diversa da quella in cui si trovava quando avevamo deciso di fargli la fotografia. La sua posizione, la sua espressione e perfino la luce, saranno diverse. Proprio quell’uomo è il tempo che vorremmo fermare. Le parole sono la nostra fotografia. Lo stesso vale per i pensieri.
Il tempo è un fiume che scorre
Il tempo è come un fiume che scorre. E noi siamo sopra quel fiume; la nostra coscienza è sopra quel fiume e non potrà mai guardare il fiume da fuori. Essa è parte del movimento del fiume, non lo può fermare. Non può vivere senza il movimento, senza tempo. Per qunto riguarda l'esempio del nostro uomo, possiamo sapere da dove viene, dove va, ma non possiamo sapere dove è in questo istante. Insomma, nell’istante non è in nessun posto particolare, si sta muovendo.
Proviamo a parlare del presente. Ma ormai non è più presente. E neanche questo. Il presente non esiste, perché non esiste l’attimo, infatti l’attimo è solo un concetto limite. Per questo motivo, il tempo passa così in fretta e, spesso, non ce ne rendiamo neanche conto.
Rallentare il tempo
Non possiamo fermare il tempo, però possiamo rallentarlo. Nello yoga, la meditazione serve a controllare e rallentare il flusso dei pensieri, in modo da frenare perlomeno il tempo psicologico. L’apparente unità dell’Io è in realtà costituita da un flusso di pensieri inarrestabili, così che la nostra coscienza non è affatto solida ed unitaria. Siamo in balia di un susseguirsi di pensieri scorrelati ed indomabili che consumano le nostre energie ed accelerano lo scorrere del tempo.
Per tale motivo, siamo dispersi, poco concentrati, cambiamo spesso umore e atteggiamenti, senza una reale motivazione. Invece, rallentando il flusso dei pensieri, diventiamo stabili, presenti, concentrati; ed il tempo, seppur passa ugualmente, è meno travolgente. Se un fiume scorre lentamente porta via con sé meno acqua di quello che scorre impetuoso verso la foce. Questo fiume è il tempo interno, non dovremmo consumarlo troppo rapidamente. Se ci lasciamo travolgere dal tempo psicologico, la vita diventa un insieme di momenti in cui non siamo presenti.
Superare i limiti della filosofia del "qui e ora"
La filosofia del "qui e ora" (Hic et nunc) se presa in maniera dogmatica può essere deleteria e potrebbe avere un impatto molto negativo sulla nostra vita. Sebbene sia fondamentale vivere nel presente e cogliere l'attimo, non possiamo ignorare l'importanza del passato e del futuro.
Il passato, con le sue esperienze e lezioni, ha plasmato chi siamo oggi. Non possiamo cambiarlo, ma possiamo accettarlo, imparare da esso e utilizzarlo come base per crescere e progredire. Possiamo capire meglio perché siamo come siamo e fare i conti con il nostro passato. Accogliere il passato può aiutarci a superare i nostri limiti o, semplicemente, ad accettarli.
Il nostro futuro, d'altra parte, è un territorio inesplorato che ci offre infinite possibilità. Vivere esclusivamente nel presente, senza alcuna considerazione per il futuro, può portare a conseguenze negative. È importante avere una visione e obiettivi per il futuro, perché ci danno una direzione, ci motivano e ci spingono ad agire. La progettualità è un elemento essenziale per costruire un futuro soddisfacente e per evitare di ritrovarci in situazioni difficili o prive di significato.
In altre parole, il presente è il luogo in cui viviamo, ma il passato e il futuro sono parti integranti della nostra esistenza.
L'equilibrio tra questi tre elementi è la chiave per una vita piena e soddisfacente.
Tempus fugit
La frase completa da cui è tratta la massima "tempus fugit" è stata estrapolata da un verso di Virgilio nelle Georgiche.
Virgilio
Carpe diem
Carpe diem è una locuzione latina tratta dalle Odi del poeta latino Orazio.
La frase completa da cui è tratta la massima Carpe diem è:
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero
Orazio
Quindi io non vivo, prigioniera come sono del passato...
Giacomo Leopardi...scelta azzeccatissima!!!
condivido tutto su quanto scrivi.
nevara
Questa storia del misurare la posizione dell'uomo mi ricorda tanto il principio di indeterminazione di Heisenberg 😉
Comunque sono perfettamente d'accordo sul concetto di "presente inteso come movimento". Sono anni e anni che non credo più al concetto di "presente" o, per meglio dire, che l'ho semplicemente accantonato (in quanto inutile ai fini di una qualsiasi valutazione qualitativa). Però mi rendo anche conto che questo mio atteggiamento non è molto diffuso, e che di solito è proprio il presente (o quello che si crede il presente) a fagocitare le attenzioni delle persone: come se l'oblio del passato fosse un qualcosa di cui vantarsi...
Ciao Cosmic, mi fa molto piacere rivederti da queste parti. Interessante il paragone con il principio di indeterminazione. Grazie per avermi passato la palla, vorrei dire qualcosa a riguardo.
In accordo con il principio di indeterminazione, avremmo potuto misurare la posizione dell’uomo, ma non la sua velocità nello stesso momento. Dunque, per la fisica, disponendo di opportuni strumenti, è possibile misurare precisamente la posizione di un corpo o di una particella al tempo x. Questo è vero a meno di una piccolissima approssimazione: la misura effettuata, nella pratica, non può mai essere corretta con un grado infinito di precisione. O comunque, in molti casi i calcoli richiederebbero un tempo infinito. Nel nostro caso, noi umani ci dobbiamo accontentare di strumenti percettivi molto meno accurati di quelli a disposizione dei ricercatori. Per noi un millesimo è già un tempo piccolissimo.
In ogni caso, è ovvio che noi siamo figli anche del nostro passato. Dunque non è vero che si può dimenticare completamente il passato. Esso è parte di quello che siamo nel presente, è parte del presente.
D’altronde, nella visione Buddhista il concetto di presente è legato a quello della presenza mentale. E, a mio parere, questo legame permette di recuperare tutto il valore del presente medesimo. Almeno spero...
Scusa: NON è infinità. Leopardi dice "immensità".
Grazie per la segnalazione. In realtà, dal secondo manoscritto autografo di Leopardi risulta che egli medesimo ha sostituito “immensità” con “infinità”.
Qui trovi la pagina: L'Infinito
ciao alla maturità porterò come argomento il carpe diem e il presente che ci sfugge, volevo sapere se c'è stato un filosofo a parlare di questo. grazie mille in anticipo 😉
Ciao Vera, ti posso dare degli spunti che spero possano servirti:
per prima cosa non bisogna confondere il carpe diem con l’edonismo o con il vivere senza dare uno scopo alla nostra esistenza. In realtà, carpe diem è vivere il momento presente senza farsi bloccare dal passato o rimanere intrappolati nell’ansia per il futuro.
In questo senso, i filosofi a me noti che hanno toccato questo tema sono:
Epicuro: ne ha parlato rispetto al tentativo di proiezione dell’uomo nel tempo infinito.
Buddha come consapevolezza del presente (vivere qui ed ora)
Sant’Agostino ha parlato del tempo psicologico ed ha affermato che né il passato né il futuro, ma soltanto il presente realmente è;
Lo stesso poeta Quinto Orazio Flacco
Spero ti possa essere utile
In bocca al lupo
ciao
Non essendoci certezze ci si dimentica di vivere il momento.E' questo è il male peggiore di oggi nel frattempo il tempo fugge , che vita miserabile
salve a tutti beh ho letto con molto piacere i vostri commenti e sono molto d'accordo. questo argomento mi appassiona molto tanto che ho deciso di portarlo agli esami di stato=) ho preso spunto da alcune cose che avete scritto e volevo chiedervi un consiglio di fisica cosa potrei collegare?