La Bibbia
Ho spesso ammirato la figura di Gesù Cristo così come la dipingono i vangeli nella Bibbia. Non si può mettere in dubbio che i vangeli abbiano ispirato molti santi. Probabilmente hanno anche aiutato alcune persone a diventare più tolleranti, più aperte verso il prossimo. Parlano di un Gesù buono, caritatevole, che non fa distinzioni su basi etniche o sociali. Egli parla con la prostituta, come con il re: considera tutti gli uomini uguali tra loro. Ritiene le ricchezze spirituali di grande valore e scredita quelle materiali. È il padre dell’ amore universale. Gesù difende la giustizia, perdona, è compassionevole.
Ciò nonostante, la Bibbia però presenta anche dei passi controversi. In questo pensiero vorrei illustrare perché a volte dubito che la Bibbia sia il libro di Dio.
Prima di tutto, sebbene ci siano parti del Vangelo che educano e spingono alla santità, ci sono alcuni passi del Nuovo Testamento che creano un certo imbarazzo (per non parlare di altri che sono nel Vecchio).
Ci sono stati dotti che hanno passato decenni a studiare ed interpretare le Sacre Scritture. Praticamente, durante tutto il medioevo, non c’era uomo di cultura che non dedicasse la vita alla risoluzione degli enigmi interpretativi della Bibbia. I problemi sono stati risolti? Siamo giunti ad una visione e ad una interpretazione unitarie?
No, anzi, le divisioni sono aumentate. Assodato che non ho neanche una goccia delle capacità e dell’intelligenza di queste persone che, oltretutto, hanno dedicato la vita allo studio della Bibbia. Sarei ancora più sciocco se tentassi di dare un’ interpretazione definitiva. Piuttosto, dato che lo ritengo impossibile, voglio cercare di capire, a partire da questa convinzione, che uso dovremmo fare del libro dei libri.
Penso che sarebbe bello far nascere una discussione serena e franca anche con i credenti che, per onestà nei confronti della loro fede, dovrebbero quantomeno prendere in esame le mie considerazioni. Dunque, esprimo le mie opinioni in modo schematico e laconico per non perdermi in ricerche di stile o in orazioni retoriche:
1) Dio non è in alcun libro. Il libro può essere il ponte che ci fa attraversare la vallata, ma l’altro tratto di strada dobbiamo percorrerlo noi.
2) Il Dio delle Bibbia è un dio troppo umano. Si arrabbia, punisce, impermalisce, cambia idea, è contraddittorio, parla una lingua umana.
12La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 13E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. 14E gli disse: "Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti". E i discepoli l'udirono.
….
20La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: "Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato". 22Gesù allora disse loro: "Abbiate fede in Dio! 23In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. 24Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. 25Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati". 26.
Questo passo è un esempio di come, in poche righe, ci sia una maledizione ingiustificata e una contraddizione enorme.
Perché Dio dovrebbe arrabbiarsi se un fico, la cui natura è quella di dare frutti solo in una stagione, non ha i frutti che Dio desidera nello stesso momento in cui il fico non può averli?
E allora, è meglio estirpare il fico che non può dare frutti. Se questi frutti sono la fede e il fico è chi non crede, rendiamoci conto della pericolosità di questo passo. In sintonia con questo,il nostro poeta Dante Alighieri, che ritengo sia uno dei più grandi interpreti della Bibbia, non apre le porte del paradiso a chi nacque prima di Gesù: non importa che il frutto della fede non poteva essere colto, le Scritture ci dicono che l’infedele è comunque colpevole. La loro colpa è quella di essere semplicemente nati prima della nascita di Cristo, non conta quanto siano stati pii nella vita, saranno sempre meno degni dell’amore di Dio di quelli nati dopo Gesù. Considerando che Dio è onnipotente, e quindi, potrebbe decidere chi far nascere e quando farlo nascere, l’onnipotenza implicherebbe una certa dose di sadismo.
Successivamente, dopo aver incitato alla maledizione, c’è un cambiamento repentino di umore: misericordia e carità hanno il sopravvento e si incita a perdonare in qualsiasi caso.
Bisogna essere sordi per non sentire la stranezza di queste parole.
3) Nella Bibbia c’è scritto tutto ed il contrario di tutto. Infatti, dalla Bibbia sono nate tantissime dottrine e religioni differenti tra di loro. Questo fa capire che l’interpretazione gioca un ruolo troppo rilevante in quella che vorrebbe essere la parola di Dio.
Qui sono riportare alcune contraddizioni tratte direttamente dai testi: Contraddizioni nella Bibbia
4) Ci sono esortazioni orribili nella Bibbia (Soprattutto nel Vecchio Testamento, ma anche nel Nuovo ne troviamo qualche traccia).
« Se si troverà in una delle città che l'Eterno, il tuo Dio, ti dà un uomo o una donna che faccia ciò che è male agli occhi del tuo Dio, trasgredendo il suo patto e che vada serva gli altri dèi e si prostri dinanzi a loro, [...] quando ciò ti sia riferito e tu l'abbia saputo, informatene diligentemente: e se è vero, se il fatto sussiste, se una tale abominazione è davvero stata commessa in Israele, farai condurre alle porte della città quell'uomo o quella donna che avrà commesso quell'atto malvagio e lapiderai a morte quell'uomo o quella donna. Colui che dovrà morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; non sarà messo a morte sulla deposizione di un solo testimone. La mano dei testimoni sarà la prima a levarsi contro di lui; poi la mano di tutto il popolo; così allontanerai il male da te. Quando il giudizio di una causa sarà troppo difficile per te, sia che si tratti di un omicidio o di una contestazione o di un ferimento, di materie da processo entro le tue porte, [...] andrai dai sacerdoti levitici e dal giudice in carica; li consulterai ed essi ti faranno conoscere ciò che dice il diritto e tu ti conformerai a quello che essi dichiareranno [...]. » Deuteronomio
Possiamo immaginare quali danni possa provocare un testo del genere, se preso alla lettera e usato con scopi turpi.
Un altro passo nefasto (forse il più nefasto della Bibbia) è il seguente:
" 34Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma la spada. 35Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre,la nuora dalla suocera:36e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
37Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; 38chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. 39Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.” (Matteo 10 34-39)
Questo penso non abbia bisogno di commenti.
5) O Dio è infinitamente buono oppure non è quello della Bibbia: non c’è sofisma che tenga. Ma ancora di più, sarebbe quasi impossibile definire il concetto di bontà assoluta. È infinitamente buono chi perdona tutti o chi punisce i malvagi e premia i buoni? Penso che la questione sia pressoché irrisolvibile.
6) Sottolineo che non parlo di alcuna religione in particolare, ma di tutte: Cristiana, Ebraica, Mussulmana. È interessante notare che le più importanti religioni del mondo hanno alcuni testi sacri in comune. La religione mussulmana e quella cristiana condividono il vangelo. Quella ebraica e quella cristiana gran parte del Vecchio Testamento. Nonostante ciò - come sappiamo - divisioni, conflitti ed odi hanno caratterizzato i rapporti tra i fedeli di queste religioni. Ancora più interessante è notare che anche all’interno di tali credi, ci sono divisioni profonde. Ognuno ovviamente pensa di avere la verità e l’interpretazione corretta.
7)
1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. 2 Prendendo la parola, Gesù rispose: "Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo".
Luca 13,1-9
In questo passo la fede è molto più importante della redenzione dei peccati: "Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3 No, vi dico,” . Riassumendo, Dio ci dice: ”O credi in me, oppure ne pagherai le conseguenze”. Questo è il tema che ricorre più frequentemente in tutta la Bibbia. Ci sono tantissimi passi come il precedente, e altri ancora più duri e lampanti di questo. Il Corano è ancora più severo su questo: l’uomo è tenuto ad assoggettarsi, senza distinzione e senza possibilità di scelta, al dettato coranico. In senso letterale, la parola "Islàm" significa infatti sottomissione, abbandono o obbedienza a Dio.
Personalmente, non ho mai accettato questo modo di concepire la religione e la fede. Infatti, a mio avviso, la fede dovrebbe essere un atto di amore, e non estorta con minacce. È come se amassi una persona solo perché altrimenti sarei punito/a. È vero amore? È vera fede?
8 )
1Pietro 2,11-3,12
In questo passaggio, viene supportata la schiavitù. Non solo, ma si dice che gli schiavi dovrebbero rassegnarsi a qualsiasi turpitudine. Sembra che questo tipo di passi siano stati pensati per tenere le classi inferiori sottomesse. Non so qual’era l’obbiettivo, ma, di certo, potrebbero essere usati dalle classi dominanti per mantenere il predominio.
Un altro problema, collegato a questo, è il conservatorismo di tutte le religioni. Tutte le religioni non accettano cambiamenti. Sono contro il progresso e l’evoluzione. Siamo sicuri che Dio voglia questo? Infatti, se l’errore umano è quello di aver mangiato la mela della conoscenza, l’unica soluzione resterebbe quella dell’estinzione della specie (visto che ormai la coscienza la abbiamo, pur perdendo la conoscenza, la prima farebbe rinascere la seconda).
Altre soluzioni potrebbero essere:
a) riscatto attraverso la bontà e le opere. Non tutti i religiosi sono d’accordo:come abbiamo visto nel Luteranesimo non c’è libero arbitrio. Per molte altre fedi, senza la Grazia divina l’uomo non può nulla. Mi sembra che, in nessuna religione, l’uomo sia completamente libero di scegliere in piena indipendenza dalla divinità.
b) Accettare il peccato originale per cercare di estirparlo. Ad esempio, alcune filosofie Orientali tentano di condurre all’abbandono dei pensiero e della coscienza.
c) Accettare la contraddittoria condizione umana. Infatti, l’uomo è un essere tra il finito e l’infinito, tra il nulla e l’onnipotenza, tra la libertà e la necessità, tra la vita e la morte. Per alcuni, questo è il fardello più grande da sopportare, per altri, è l’inizio del riscatto.
Getto tali spunti di riflessione per mostrare che la risposta delle religioni nasce spontaneamente con il sorgere della cultura simbolica, ma non è l’unica risposta possibile.
9) Concludo con una domanda: sarà mai possibile avere un Dio senza religioni?
Caro NablaDue,
Passo di qui, velocemente, giusto per raccogliere la tua interessante domanda e portarmela a casa, in attesa di prepararti la mia risposta.
Anticipo solo che anch'io trovo spesso difficoltà analoghe alle tue con questo libro, e per esprimerti la mia "vicinanza" intellettiva uso come scherzosa provocazione le sue stesse parole: Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo? (Gv 6, 6)
Detto ciò, permettimi nel frattempo di farti io una domanda, nello stesso stile del tuo titolo, giacché la tua idea su questo non mi è ancora chiara:
Gesù Cristo è il Figlio di Dio?
Saluti e buon fine settimana
Caro piccolo-uomo,
La risposta potrebbe essere: siamo tutti figli di Dio. Ma evaderei dalla domanda. Il problema è che posso dire che Gesù Cristo sia stato una delle manifestazioni di Dio. Non posso dire se sia il figlio (o meglio, Dio stesso sceso sulla terra). So bene che dire questo significa rinnegare tutto il suo messaggio, perché storicamente sappiamo che è stato condannato proprio perché diceva di essere il Figlio che Dio aveva promesso di mandare. Dunque, per ora la risposta è questa. Ci sono delle idee o degli eventi che metto nella categoria Mistero, e la figura di Gesù Cristo la inserirei in questa categoria. Essendo comunque abbastanza socratico, preferisco dire “non lo so”, “non conosco la verità fino in fondo”. Ciò nonostante, con il tempo ho potuto togliere alcuni oggetti dalla categoria mistero e ho trovato delle risposte abbastanza definitive. Tuttavia, su questo punto, non so se mai arriverò a ciò.
Penso anche che, alla fine, le disquisizioni tecniche su una fede religiosa siano comunque di valore limitato rispetto alla pratica nella vita. Voglio dire, se uno crede alla transustanziazione, e poi, esce dalla Chiesa e maledice chiunque ha di fronte o picchia la moglie per divertimento, il credere o meno alla transustanziazione, non lo rende di certo un uomo migliore ai miei occhi. Insomma,ciò che conta alla fine non è l’interpretazione delle Sacre Scritture o l’aver compreso tutti i tecnicismi filosofici che stanno dietro, ciò che conta è che le nostre azioni diventino un mezzo per diffondere l’Amore che Gesù Cristo ha avuto per il genere umano, altrimenti abbiamo un contenitore ma non ciò che dovrebbe contenere. In questo, ritengo che Madre Teresa di Calcutta sia la più grande opera che il Cristianesimo abbia compiuto e, nonostante potrei avere idee diverse da lei dal punto di vista filosofico, non posso fare a meno di inchinarmi alla sua opera e considerarla migliore di me.
Grazie, buon fine settimana anche a te
Saluti
No! è evidente...
@ NablaDue
Ti ringrazio di avermi risposto. Sono stato certamente un po' scortese a formulare una domanda prima di risponderti. Ci voglio pensare bene per dare una risposta degna di questo spazio: siccome sono lento a pensare e a scrivere e avendo inoltre adesso anche altri impegni urgenti, questo richiederà purtroppo qualche giorno...
Saluti e a presto!
Piccolo-uomo,
per prima cosa ti ringrazio per la tua partecipazione e per gli spunti interessanti che spesso proponi.
Per quanto riguarda la risposta,il blog è qui e attende senza fretta, quindi prendi tutto il tempo che ti occorre.
Saluti
E' tutto molto semplice: Nuovo e Antico Testamento hanno autori molto diversi. L'Antico Testamento è il libro del Dio del Male, il Re del Mondo, ecco perché è un testo abominevole e brutale, che inneggia al genocidio, allo stupro, alla rapina, alla produzione di feti e ad ogni sorta di abominio.
Il brano di Matteo che tanto ti desta scandalo è abbastanza chiaro: profetizza la fine del matrimonio carnale e degli insani legami che tale orrendo vincolo genera.
Alle soluzioni da te illustrate ne aggiungo un'altra, la sola che possa risolvere tutti i problemi: scegliere consapevolmente l'Estinzione. Questa condizione, l'esistenza umana, è insopportabile e straziante. Non bisogna trasmetterla.
Teresa di Calcutta ha ottenuto una sola cosa: aumentare il numero dei lebbrosi e dei derelitti. Predicando la produzione di feti, si è macchiata di crimini orrendi e ispirati dai Demoni. Bisogna guardarsi bene dai falsi benefattori e dai falsi santi, che incantano le masse e le inquinano.
Voglio rispondere ad Antares666
"Esistono dei predicatori di morte: la terra è piena dl gente a cui occorre predicare la fuga dalla vita.
La terra è piena di gente inutile; la vita è corrotta dalla troppa quantità. Quanto è bene in tal caso sospingerli, col miraggio della 'vita eterna', fuori di questa vita!
'Itterici': così vengono detti spesso i predicatori di morte, o 'uomini neri'. Ma io ve li voglio mostrare in altri colori.
Sono in realtà esseri orrendi, che portano in loro la belva rapace, e non hanno altra scelta che il piacere o la macerazione. E anche i loro piaceri non sono che macerazione.
Non sono neppure diventati uomini, questi esseri schifosi: predichino dunque pure la rinuncia alla vita e se ne vadano alla malora!
Sono i tisici dell'anima: appena nati cominciano a morire e si volgono verso dottrine di stanchezza e di rinuncia.
Vogliono essere morti, e noi dovremmo realmente salutare con gioia questa loro volontà! Guardiamoci bene dallo svegliare i morti e profanare i viventi sarcofagi!
Incontrano un malato o un vecchio o un cadavere; è subito dicono: 'Ecco la confutazione della vita!'
Ma sono essi i confutati, il cui occhio scorge soltanto un volto dell'esistenza.
Avvolti nella loro pesante gravità, vanno alla ricerca delle piccole occasioni funebri: aspettano e digrignano i denti.
Oppure cercano lo zuccherino, e intanto si prendono .gioco del loro infantilismo: s'attaccano alloro fuscello di vita e ridono del fatto di stare attaccati a un fuscello.
La loro saggezza suona così: Pazzo chi resta in vita; e pazzi appunto siamo noi! Questa è in realtà la più grande follia della vita!'
'La vita è soltanto dolore': così dicono altri; e non mentono: cercate dunque di smetterla! Cercate di far sì che essa si spenga, se è soltanto dolore!
E così suoni la dottrina della vostra virtù: 'Tu devi uccider te stesso! Ti devi sottrarre alla vita con le tue mani!'
'La volùttà è peccato', così dicono gli uni, che predicano la morte; 'lasciateci camminare sull'orlo della strada senza generare figlioli!'
'Generare è penoso' dico gli altri; 'a quale scopo generare ancora? Non si generano che dei disgraziati!' E anch'essi sono predicatori di morte. -
'Occorre la compassione' dicono i terzi. 'Prendete ciò che io ho! Prendete ciò che io sono! Tanto meno mi legherà la vita!'
Se fossero veramente uomini compassionevoli, cercherebbero di togliere la vita al loro prossimo. Essere cattivi sarebbe infatti in tal caso la loro vera bontà.
Ma vogliono soltanto liberarsi della loro vita: e che importa loro di legarvi tanto più agli altri con le loro catene e i loro doni!
E anche voialtri, per cui la vita e affannoso lavoro e inquietudini: non siete stanchi della vita? Non siete maturi per la predicazione della morte? Voi tutti che amate il lavoro accanito e la rapidità, il nuovo, l'inusato, in fondo riuscite a sopportarvi male, la vostra laboriosità è maledizione e volontà di dimenticarsi.
Se credeste di più alla vita vi dareste meno in preda al nomento. Ma non avete abbastanza stoffa per saper aspettare, e neanche per saper essere pigri! Da ogni parte risuona la voce di coloro che predicano la morte: e la terra piena di coloro a cui è necessano predicare la morte. Oppure ‘la vita eterna': che per me è la stessa cosa, verso cui essi si avviano in fretta!"
Dei Predicatori di Morte
(Così Parlò Zarathustra, FW. Nietzsche)
Beh, io sono agnostica e quindi è ovvio che guardi alle religioni con forte sospetto, ma adesso questo non conta. Quello che effettivamente mi va di sottolineare è questa differenza tra Vecchio e Nuovo Testamento. Io capisco che, a suo tempo, il VT fosse riconosciuto come testo sacro (perché serviva per avvalorare la tesi che Gesù era il profeta di cui parlavano le scritture), ma quella scelta, che a quel tempo e a quel luogo poteva avere un significato, oggi ha sicuramente perso qualsiasi ragione di esistere. Il VT è uno degli innumerevoli libri dove viene raccontata la saga di un popolo. Che l'Ebraismo lo utilizzi è comprensibile, ma credo che il Cristianesimo dovrebbe distaccarsi da questa eredità (poi è ovvio, ci sono tutte le altre cose che hai sottolineato, ma mi toccherebbe scrivere un papiro per rispondere a tutto ;-))
Certo, W., la mia è una Religio Mortis - quindi sono a tutti gli effetti un predicatore di morte. Ci tengo a procisare che quanto diffondo non somiglia affatto alle religioni normative e monoteiste che affliggono il pianeta. Se Nietzsche mi vedesse resterebbe esterrefatto: sono infatti diventato un consapevole predicatore di morte seguendo proprio la mia volontà di potenza attiva. Lui diceva di essere "fedeli alla terra", ma non ha considerato che la terra puzza di sterco. I vapori devono avergli dato alla testa. Forse se anziché un cavallo avesse trovato un Buon Uomo, avrebbe fatto una Buona Fine.
siamo sicuri che il gesu' dei vangeli non sia a volte persino diverso a seconda se si parli del vangelo di Marco,Giovanni o Paolo?
Carissimo Nabladue,
Ho finalmente risposto, qui, purtroppo solo parzialmente.
Chiedo venia...
A presto!