La Ricchezza
Ecco alcuni modi di intendere la ricchezza. Aforismi e frasi scelte sulla ricchezza.
49.Chi vuole vivere libero non può acquisire ricchezze, perché ciò non è facile senza diventare schiavi delle folle e dei potenti, mentre egli possiede già tutto con costante abbondanza; e anche se, per sorte, si trovasse in possesso di grandi ricchezze, potrebbe facilmente distribuirle in modo da acquistarsi la benevolenza degli altri.
50. Niente basta a chi non basta ciò che è sufficiente.
The Secret - Jack Canfield
Per me il Segreto ha significato una vera e propria trasformazione, dal momento che sono cresciuto con un padre molto negativo, convinto che le persone ricche avessero imbrogliato qualcuno e che chiunque avesse del denaro fosse un truffatore. Così sono cresciuto con tutta una serie di convinzioni sul denaro, per esempio che il suo possesso rende cattivi, che solo i malvagi sono ricchi e che i soldi non crescono sugli alberi." Chi credi che sia Rockeffeller? " era una delle frasi preferite di mio padre.
Così sono cresciuto credendo che la vita fosse davvero difficile.[…]
Il Segreto mi ha fatto capire che per attrarre denaro occorre focalizzarsi sulla ricchezza. Non puoi fare arrivare più soldi nella tua vita se ti limiti ad accorgerti di non averne abbastanza, se ti concentri sul fatto di non avere abbastanza soldi, crei una quantità smisurata di situazioni in cui non avrai abbastanza denaro.
Seneca sulla ricchezza
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Due sole sono le vie:
una va verso l’acquisire nel mondo,
l’altra verso la liberazione.
Perciò il discepolo del Buddha
non cerca gli onori,
ma solo la saggezza.
Sadhana Pada XXXII
shaucha santosha tapah svadhyay eshvarapranidhanani niyamah ||32||
Purezza e pulizia, appagamento profondo, rigore ascetico, studio delle Scritture e abbandono ad Ishvara, sono le prescrizioni.
Samtosha significa soddisfazione. Quando una persona è intimamente soddisfatta, tutte le nevrosi che la affliggono si dissipano. La ricerca del piacere nel posto sbagliato nasce invece sempre da insoddisfazione. L’insoddisfazione e l’inquietudine non permettono di discernere tra ciò che causa gioia e ciò che causa dolore. In questo modo le persone si avvicinano al sesso alla droga, all’alcool e al tabacco. Nessuno in realtà ama avvelenarsi, inquinarsi, indebolirsi, ma l’insoddisfazione, la mente inquieta, l’ansietà, opacizzano l’intelligenza (buddhi), che non è più in grado di discernere viveka. Sia Krishna nella Bhagavad-gita che Patanjali, così come numerosi rishi delle Upanishad, mettono in rilievo samtosha, poiché solo colui che è soddisfatto interiormente non rischia più di venir travolto dalle onde mentali (vritti) – Commento di Marco Ferrini.
Platone – Repubblica I (330B - 330D)
“Per questo ti ponevo una tale domanda – precisai -, perché anche tu, come di solito quelli che non si sono fatti ricchi da sé, non mi sembravi il tipo da morir dietro le ricchezze. Invece, chi se l’è sudate vi è attaccato due volte più degli altri. Avviene come per i poeti che prediligono le loro poesie, o per i padri che hanno un debole per i propri figli. Anche costoro, infatti, che si sono guadagnati la loro fortuna se la tengono stretta perché la ritengono quasi una loro creatura, e perché, naturalmente, pensano di trarne, come tutti gli altri, un gran vantaggio. Comunque sia, star con loro non è piacevole, in quanto non fanno che esaltare la loro ricchezza.”
Il Vangelo secondo MARCO 10,17- 10,25
[17] Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?".
[18] Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
[19] Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre".
[20] Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza".
[21] Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi".
[22] Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
[23] Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!".
[24] I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: "Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio!
[25] È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio".
La dea Lakshmi Lakshmi è la dea indiana della salute e della prosperità materiale e spirituale. Essa è la personificazione della bellezza, della grazia e del fascino. La dea è anche chiamata Mahalakshmi e, con questo nome, essa rappresenta la protettrice da tutte le miserie. In particolare viene anche invocata per difendersi dalla povertà e dalle sofferenze causate da carenza di denaro. In questa connotazioneè anche un simbolo che porta fortuna. Lakshmi in sanscrito deriva da laks che significa “percepire,osservare”. Questo è anche sinonimo di laksya, che significa obiettivo, scopo. I Veda invocano Mahalakshmi Lakshyayidhi Lakshmihi che significa che essa è colei che ha l’obiettivo di elevare l’umanità. Lakshmi è la sposa di Visnu. Come incarnazione è stata Sita ed ha sposato Rama. Tutte le mogli di Krishna erano forme di Lakshmi. |
“Io non vado intorno facendo nient’altro se non cercare di persuadere voi, e più giovani e più vecchi, che non dei corpi, dovete prendervi cura, né delle ricchezze né di nessuna altra cosa prima e con maggiore impegno che non dell’anima in modo che diventi buona il più possibile, sostenendo che la virtù non nasce dalle ricchezze, ma che dalla virtù stessa nascono le ricchezze e tutti gli altri beni per gli uomini, e in privato e in pubblico”
[Francis Bacon (1561 - 1626) Filosofo, politico e saggista britannico]
La ricchezza è una buona serva, ma è la peggiore delle amanti.
[Aristotelis Sokratis Onassis (1906 - 1975) Armatore greco]
Un miliardario spesso non è che un povero infelice con tanti soldi ma è molto meglio essere infelici sui cuscini di una Rolls Royce che sulle panchette di un tram
[Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde (1854 - 1900) Scrittore e poeta irlandese]
Quando ero giovane credevo che la cosa più importante della vita fosse il denaro, ora che sono vecchio so che è vero.
Johann Wolfgang Goethe
Te ne vai leggero se non hai niente; ma la ricchezza è un peso più leggero."
Madre Teresa di Calcutta – La gioia di amare
Le ricchezze possono soffocare
se non sono utilizzate nel modo giusto,
che si tratti di ricchezze materiali o spirituali.
Voi cosa associate alla parola "ricchezza"?
nulla di mio è Vs ricchezza
rubatemela
vivete la mia vita
i miei esempi
..
annullatevi e avrete
la ricchezza non è di tutti
Che associate alla parola ricchezza?Domanda difficile,anche perchè non è chiaro il significato del termine.Genericamente è il possesso di (ingenti) beni materiali.,ma il termine è strettamente collegato alla persona che esprime la valutazione dell'essere ricco.,in relazione all'ambiente in cui vive. Esistono sia ricchi che poveri che non sono felici.Stranamente tutti e due danno la colpa della loro infelicità alla ricchezza...il ricco perché la ricchezza non dà la felicità,il povero perchè la povertà(mancanza di ricchezza)rende infelici .Sinceramente penso che avere dieci castelli quando si può vivere in uno solo,non migliora la vita,e avere quaranta gabinetti nel castello.quando per natura ce ne basta uno solo,anche in questo caso non migliora la vita. Dovrei tornare allora al vecchio concetto tibulliano della "paupertas"di una vita dignitosa ,dove si sente(ed è) ricco chi ha le cose essenziali per non sentirsi povero, e di poter vivere, quindi, una vita che gli lascia il tempo di arricchirsi interiormentee e di godere degli affetti delle persone care.Ma questa è una mia considerazione. Vediamo come alcuni grandi del passato si sono espressi a riguardo,e perciò mi permetto pure Io alcune citazioni. 1)Seneca,(secondo alcuni storici)uno dei più famosi "usurai" dell'epoca neroniana,ricchissimo,responsabile per le sue vessazioni di rivolte in varie aree europee,"filosoficamente" diceva..."le ricchezze sono riposte in un luogo diverso da quello in cui sono ammassate;bisogna riempire l'animo,non le casseforti"....."una gran ricchezza è una gran servitù"..."Non qui parum habet,sed qui plus cupit,pauper est"(povero non è chi ha poco,ma chi vuole di più). 2)Goethe ,che non passava per essere,tra i più umili e generosi della sua epoca,"poeticamente"diceva..."la maggior ricchezza dell'uomo è un animo grande,abbastanza da non desiderare la ricchezza". Ma la domanda era che ne pensate voi... Risposta...è ricco chi riesce ad ottenere con le sue forze quanto gli serve e gli"basta"per vivere una vita degna di essere vissuta(lasciando agli altri, le preoccupazioni di accumulare e far crescere: oro ,palazzi,terreni,che al momento"opportuno"però non potranno portarsi appresso.Ciao Tonino
Ciao Tonino, concordo pienamente con la tua linea di pensiero. Per quanto riguarda la l’insoddisfazione latente, mi viene in mente una parola sanscrita molto significativa, che penso sia impossibile da tradurre in italiano. La parola è Samtosha e significa: appagamento profondo, soddisfazione materiale e spirituale. Ma come hai detto tu (in maniera implicita) per raggiungere Samtosha: mente, cuore, azione e parola devono essere in armonia e percorrere la stessa strada.
Ciao