Cellule staminali
”Cosa pensereste se vi dicessero che hanno trovato una sostanza in grado di riparare organi del vostro corpo?
Fantascienza? No, cellule staminali.”
Nabla: «stai lavorando ancora al progetto? »
Matteo: « ...forse siamo vicini…la relatività potrà avere presto altre conferme sperimentali».
Nabla: «spero che qualsiasi cosa scopriate, l' apprenderò dalla voce di un amico…».
Matteo: «lo sai che non posso divulgare notizie riservate».
Nabla:«lo so, sei il solito pezzo di mogano».
Matteo:«che si fida solo delle equazioni!».
Nabla:«Vediamo se ti smentisci.
Ho appena letto un libro su un argomento interessante, quanto importante, ma anche molto delicato».
Matteo: «cosa?».
Nabla: «le cellule staminali».
Matteo: «io non ne so niente».
Nabla: «il vivente ti repelle?»
Matteo: «ahaha, un po’…»
Nabla: «Comunque cerco di spiegartelo in breve: mi interessa un tuo parere come “uomo di scienza”. Spero di essere abbastanza chiaro.
Le cellule staminali sono delle cellule in grado di riprodurre se stesse e di trasformarsi in altre cellule. Ad esempio, i globuli bianchi del nostro sangue vengono prodotti alla velocità di 3000 al secondo dalle cellule staminali emopoietiche.
Le proprietà che rendono speciali le cellule staminali sono:
- la capacità di differenziarsi: una stessa cellula può produrre cellule di tipo differente a seconda del tessuto in cui si trova;
- la grandi velocità e capacità riproduttive;
- la capacità di riprodurre cloni di se stesse senza logorarsi.
Queste caratteristiche sono di straordinaria importanza in quanto consentono di mantenere costante il numero di staminali del corpo e, in alcuni casi, di riparare eventuali lesioni. Inoltre, i processi che coinvolgono le staminali sono alla base della longevità della vita umana e dei vertebrati.
Anche la natura ha i suoi limiti e , a volte, come in alcune malattie neurologiche, non è sufficiente l’intervento delle cellule staminali che non riescono a riparare i tessuti danneggiati in cui risiedono, perché, in pratica, la riparazione è più lenta della distruzione. In questo caso, potrebbe intervenire l’uomo trapiantando, al posto delle cellule malate, le staminali, che a quel punto sarebbero in grado di riparare i tessuti. C’è qualche ricercatore che si spinge oltre e ritiene che in futuro sarà possibile utilizzare le cellule staminali per produrre interi organi!
Questo tipo di cellule si distinguono per la provenienza in: embrionali o adulte.
embrionali: sono cellule che compaiono nei primissimi giorni di vita dell’embrione ma spariscono tutte dopo le prime due settimane di vita dell’embrione stesso. Hanno un enorme potenziale di sviluppo e moltiplicazione e possono generare tutti i tipi di cellule umane.
adulte o somatiche: provengono dal corpo di un individuo o dal cordone ombelicale (bene prezioso da non buttare). Il loro compito è quello di mantenere l’integrità dei tessuti adulti.
Staminali adulte
Vantaggi
Non presentano rigetto
In alcuni casi si trovano già nel tessuto da curare
Svantaggi
Difficili da coltivare e da isolare
Proliferazione non a livello delle embrionali
Staminali embrionali
Vantaggi
Sono totipotenti (producono tutti i tipi di cellule)
Capacità di proliferazione enorme
Svantaggi
Rigetto elevato
Occorre distruggere embrioni, cioè vite umane in potenza.
Stato dell’arte: Le cellule staminali adulte sono già state utilizzate con successo per scopi terapeutici mentre ancora non esistono terapie che utilizzano staminali embrionali.
Le cura basata su cellule staminali embrionali richiede di innescare il processo di produzione di una vita e di interromperlo, quindi, anche se potenzialmente potrebbero essere più efficaci (ma non è detto, fino ad ora è stato l’opposto) molti scienziati e la Chiesa, ovviamente, sono contrari.
Che ne pensi? »
Matteo: «che la scienza deve andare avanti…».
Nabla: «senza porsi domande?».
…
Considerazioni
Quale tra questi processi dà inizio alla vita?
Non appaiono processi distinti, ma varie fasi di questo processo unico che chiamiamo “vita”.
Tale terapia richiede la distruzione di un essere umano in potenza. In sostanza, dovrebbero essere realizzate delle fabbriche di embrioni da sacrificare, per quelli che hanno avuto la possibilità di portare a compimento lo sviluppo del proprio “processo biologico.”
La condizione per investire risorse e sforzi in questo tipo di ricerca, e la probabile (ma non certa) diffusione di terapie mediche (che richiederebbe in futuro un uso considerevole di embrioni “da sacrificare”) pone problematiche etiche molto delicate e da non sottovalutare. Oltre alla domanda “quando ha inizio la vita?”, bisognerebbe porsi la domanda: “quali sono i limiti del diritto di intervento umano?”.
Questo non significa che quelle patologie (eventualmente) trattabili con l’utilizzo di staminali non saranno mai curate con altre metodologie, significa solo chiedersi se sia lecito percorrere una strada per cui non sono stati definiti o, quantomeno, compresi i limiti etici.
Non sarebbe opportuno concentrare gli sforzi su terapie, che potremmo definire più accettabili, anche dal punto di vista etico?
Qual è il limite che la scienza e la tecnologia dovrebbero avere?
Le informazioni sulle cellule staminali sono state tratte da La cura che viene da dentro. La grande promessa delle cellule staminali e le alternative alla clonazione.
Angelo Vescovi
albion è tornato!
salute!
🙂
(per ora faccio un giro standard!)
Difficile, difficilissimo.
Pensa se hai una malattia orribile, credo che piacerebbe a tutti poter guarire. E in quei casi te ne freghi dell'etica, che moralmente ed eticamente non sia giusto, tu te ne freghi.
Ciao Spora, hai ragione ma è per questo che bisognerebbe prendere una decisione prima (ed in modo razionale), perché da un certo punto in poi diventa quasi impossibile tornare indietro. Investire sforzi e soldi in cure che non comportino danni (o addirittura la distruzione) di altri esseri umani, penso sia un dovere, di valore pressoché uguale, a quello di curare chi sta male.
Il mio punto di vista è molto semplice. Se le staminali embrionali portassero degli indiscussi vantaggi, andrebbero utilizzate. Questo perché verrebbero sacrificati embrioni che comunque non sarebbero ugualmente nati (in quanto fatti apposta per essere utilizzati). Poi anche perché io non considero un embrione come un essere umano. Anni fa, su Radio3 c'era una trasmissione che si chiamava "Teatrogiornale" dove mettevano in forma teatrale un fatto avvenuto in quel giorno. Quando si parlò di diritti dell'embrione, loro fecero una puntata sull'argomento. Nella pièce (molto ironica) gli spermatozoi e gli ovuli iniziarono a dire che andava fatta una carta dei diritti anche per loro, perché anch'essi "erano vita"... Tornando al pragmatico, non credo che abbia senso ragionare sul punto preciso in cui inizia la vita, quindi è ovvio che qualsiasi decisione in merito presupponga anche una presa di responsabilità etica, ma nonostante ciò credo che non sia nemmeno giusto dire: "aspettiamo le staminali adulte, almeno non sacrifichiamo nessuna vita" perché così facendo le vite le sacrifichiamo eccome! Infatti, se la cura che salverà da una malattia mortale arriverà fra 5 anni invece che fra 3, vuol dire che tutte le persone che moriranno fra il terzo e il quinto anno saranno, indirettamente, "uccise" dal nostro divieto etico, e la loro morte ricadrà su di noi allo stesso modo di come ricadrebbe la "morte" degli embrioni utilizzati per la ricerca. Non esistono scelte indolori, ma come ho detto io sacrificherei a cuor leggero manciate di embrioni per salvare anche solo una vita umana.
P.S. Ah, dimenticavo, ti ho nominato per un giochino sui blog che fanno riflettere (il thinking blogger awards). Don't worry, la cosa non implica nessun obbligo! 😉
Grazie per il commento, mi dà la possibilità di approfondire.
Premetto che “semplice” ed a “cuor leggero” mi preoccupano non poco, perché è indice di un modo diverso di percepire il problema. Probabilmente, per molti (e forse per la maggior parte), la questione non sussiste proprio o, se almeno riescono a figurarsela, la considerano di poco valore.
Ho avuto diversi scambi di opinione sull’argomento e mi è sembrato che alcuni parlano di embrioni come se parlassero di budini, certi del fatto che non hanno alcun valore esistenziale. Questa è la cosa che mi sorprende di più.
Detto ciò, il problema è questo: non siamo sicuri che le staminali embrionali portino vantaggi rispetto alle adulte. Ammettiamo fosse così. Il ragionamento di Cosmic, mi sembra molto molto pericoloso. Non si può giustificare qualcosa con il finalismo-pragmatico. A questo punto sarebbe anche lecito (mi attengo strettamente al ragionamento) fabbricare un essere umano per le parti di ricambio che in futuro potrebbero servirmi, tanto è nato per me e, se io non lo avessi creato per soddisfare i miei bisogni, non sarebbe nato!! Come giustificazione non è assolutamente sufficiente, anzi mi spinge ancora di più nella necessità di demarcare i limiti delle nostre azioni.
Per il secondo punto, l’embrione è vita e tutti siamo stati embrioni!! Il fatto che l’embrione non possa esprimere opinioni, non mi sembra una giustificazione che ci possa portare a decidere se debba essere usato come pezzo di ricambio o possa svilupparsi come essere umano. Ricordiamoci che sono proprio le combinazioni genetiche che danno origine all’unicità e irripetibilità di una vita.
Una volta distrutta, quell’esistenza, proprio perché unica ed irripetibile sarà cancellata, per sempre.
Infine, se vogliamo fare calcoli bruti, aspettare due anni (anche se le staminali adulte non vanno aspettate perché a livello terapeutico sono più avanti rispetto alle embrionali, semmai si dovrebbe fare il ragionamento opposto) è ben diverso dal mettere su delle fabbriche di embrioni da sacrificare, da qui fino alla fine dell’esistenza della specie umana.
Tra 1200 anni.
“Caro ho l’influenza”
“Sì cara, aspetta che ti ordino 2 embrioni”
“Caro, però ricordati di prendere quelli nati nel ventre di donna, costano un po’ di più, ma sai che sono molto più efficienti!”
Concludo. La medicina ha come primo dovere quello di tutelare la vita, di chiunque, ma non a spese di altre vite, altrimenti perde la sua ragione di essere.
Grazie per la nomination,passo a vedere di cosa si tratta
Ciao
Eh eh! Sono proprio una ragazza amorale! 😀
O forse... Senti... Tu per curiosità sei mai stato in un ospizio per anziani? Io parecchie volte, ed ho visto scene non molto gradevoli. Diciamo pure che mi facevano star male. Vedevo persone ridotte a semplici involucri urlanti, tenuti a bada da infermieri gentili ma fermi, che li trattavano proprio come "oggetti". Molti di quegli anziani erano affetti da malattie degenerative del SNC e tutti i loro ricordi, i loro pensieri e le loro emozioni erano stati cancellati dalla malattia. Erano corpi diventati inutili, senza più dignità, e i loro cari, che un tempo li amavano, venivano saltuariamente a trovarli con la noia impressa negli occhi. E' una cosa che non si scorda. Così come non scordo le volte che ho visto persone malate di Parkinson o sclerosi multipla in fase abbastanza avanzata cercare di lottare con la loro sofferenza, stringere i denti nella speranza disperata che arrivi una cura che possa salvarli. E' terribile, ti garantisco che è un incubo. Perché mentre li vedi sai che molti di loro sono condannati a morte (prendi ad es. la SLA), e ti prende un senso di impotenza, di rabbia per l'impossibilità di fare qualcosa per aiutarli. Ormai dibatterci sopra è quasi inutile, da più parti stanno portando avanti tecniche per utilizzare le staminali embrionali senza sacrificare l'embrione (il classico uovo di Colombo), ma il ricordo di quei morti che camminavano ormai non me lo toglie più nessuno...
Ma no, so che dietro la scorza di pensatrice, si nasconde una ragazza molto sensibile.
Quello rude sono io 🙂
Cmq io non metto in dubbio che esistano sofferenza, malattia e morte. Ci mancherebbe. Senza entrare nei dettagli ho vissuto da vicino situazioni brutte, non vivo un paradiso privo di sofferenze.
La scelta è comunque drammatica, ma questo non cambia la mia opinione.
Ciao
il punto ( a mio avviso per cui tacciabile di stupidata)è definire cosa si intende per vita. solo definito in maniera univoca questo concetto si potrà stabilire se è una pratica abominevole o la nuova frontiera della medicina.
partendo dal presupposto che non sono d'accordo con la creazione in scala industriale di embrioni come materia prima per medicinali ( anche se coltivare muffe non è la stessa cosa in senso strettamente biologico ? [ritorniamo alla definizione di "vita"]) sono comunque d'accordo con la ricerca in questo senso, la creazione di un "plasma" in grado di ricostruire nervi, tessuti, asportazioni chirurgiche dovute a masse tumorali ecc.
poi anche questo plasma è da vedere come verrebbe usato, (in linea teorica anche per aumentare il seno basterebbe aggiungere staminali ed ormoni no ?)
ultima provocazione e chiudo... se le staminali embrionali ad uso umano potessere, che so', essere ricavato da embrioni di primati a noi vicini ad esempio gli scimpanzè o alri, si parlerebbe ancora di Vita ? o sarebbe lecito creare migliaia di embrioni di scimpanzè da sacrificare alla scienza ...
Lacio drom Nabla, ho un unico rammarico, quello di non conoscerti di persona
Rio
Ammetto che quando ho parlato di vita, intendevo vita “umana”. Sicuramente una scienza progredita, a mio avviso, dovrebbe tener conto anche del rispetto del mondo animale. Ma qui entriamo in problematiche sottili e, forse, ancora premature.
Non comprendo i punti di vista che tendono a porre sullo stesso livello tutte le forme di vita: dall’ameba al cane. La mia opinione è che le forme di vita più complesse devono essere salvaguardate maggiormente rispetto a quelle di minore complessità.
Per l’ultimo punto: si può sempre rimediare…
Ciao
Nabla
Il mio parere è che per ricerca gli embrioni devono essere usati. Non ho usato "devono" alla leggera. Fondalmentalmente questa ricerca migliorerebbe di molto la vita di tutti. Presto o tardi si troverà un modo diverso per avere tonellate di cellule staminali, quindi tanto vale portarsi avanti con la ricerca.
Una cosa curiosa.. vi sono dei "vermi" d'acqua chiamate planarie e queste sono formate per circa il 20/30% della loro massa da cellule allo stato staminale.. sono organismi particolari.. la loro capacità rigenerativa è talmente grande che se ne tagliassimo in due parti una molto probabilmente diventerebbero due individui pienamente sviluppati.
Questo ci renderebbe capaci di far tornare a camminare persone paralizzate. Curare lesioni ad organi che ora possono essere curati solo col trapianto. Di conseguenza permetterebbe la rimozione di tumori con minori ripercussioni, aumenterebbe la velocità di recupero.
Insomma!
Contate anche che ora come ora ci sono già rapporti scentifici(mi sembra.. ho letto qualche notizia in rete) che hanno condotto con successo esperimenti in cui cellule normali venivano ridotte a stato staminale!
Quindi si, per ricerca gli embrioni con il consenso di chi abortisce. Dire di no a queste condizioni dal mio punto di vista blocca un progresso che può portare molti vantaggi e pochi svantaggi. Un progresso per altro non fermabile..
Lo dimostrano gli esperimenti genetici di cui si parla tanto ultimamente... Fermare il progresso completamente non ha senso. Regolarizzarlo si.
Gli embrioni sono abominevoli e prendono forma per opera dei demoni. Non sono esseri umani, quindi li si può adoperare per la sperimentazione e non ci si deve preoccupare della loro soppressione.
Buon anno a te, carissimo
Vhailor1980 : Progresso. Può bastare come giustificazione? Anche se non saprei dire a priori cosa è progresso e cosa non lo è. Attenzione alle notizie prese in rete, non tutte sono attendibili. Ripeto che ancora nessuno può dire con certezza se sia più vantaggioso concentrare gli sforzi sulle cellule staminali embrionali o sulle adulte.
In realtà la diatriba si riduce ad un solo punto. Non è neanche una questione di efficienza. Entrambe le scelte hanno vantaggi e svantaggi. Il problema è il seguente: sentirsi in grado di poter scegliere il destino di moltitudini di possibili vite o rimettersi umilmente ad un ordine superiore (naturale o teologico non fa molta differenza) per cui un essere umano non sia (in nessun caso) autorizzato a decidere a tavolino della vita di un altro essere umano.
Antares: non vi capisco. Se predicate l’astensione dai rapporti sessuali e la necessità di bloccare la perpetrazione della specie umana, in quanto vittima (come dici sempre) della fetida biologia, che senso ha sguazzare nei metodi della ancor più fetida biotecnologia???
Ma qualcuno ha mai pensato che se per caso l'inizio della vita umana fosse quello della fecondazione dell'ovulo dovremmo spostare il Natale indietro di nove mesi?
In caso di eredità poi bisognerebbe aspettare almeno 10 mesi per poter fare il test del dna a tutti i nuovi nati che avanzassero diritti!!!
Ciao Mara
anche questo è vero,dovremmo fare una proposta di legge...
Forse divago ma spero di chiarire la mia ottica.
Che siano staminali adulte o embrionali in entrambi casi non si può stabilire a priori COSA sia effettivamente utile. Vale la pena studiare entrambe, come detto la posta in gioco è altissima! Il progresso, tra le altre cose, è migliorare la qualità della vita..
Vivere più a lungo e in condizioni di salute migliore è sotto ogni punto di vista un progresso enorme.
Ora bisogna considerare che l'uomo è una creatura crudele, spietata e sbaglia spesso. Fare del male all'altro uomo è una necessità che non può essere vinta, ma solo parzialmente arginata. Cercare di bloccare la ricerca alle staminali su feti "scartati"(eventualmente tritati e aspirati dal ventre di madri "non volenti") secondo me è solo un modo come un altro per distogliere l'attenzione da cose molto più importanti e che creano molti più danni senza alcun tornaconto reale per le masse. Il tempo di ognuno a disposizione è finito, le risorse pure, se si dedica forza e pensiero in una cosa non la si dedica all'altra.
Posto che porsi il quesito è giustissimo, ovviamente, chi se ne cura troppo dovrebbe dedicare minore attenzione a questo, dandone maggiore ad altri ben più importanti.
secondo me la definizione di cellule staminali è utilizzataper indicare delle cellule non specializzate che hanno due capacità:quella di autoriprodursi e quella di specializzarsi.